L’INPS conferma il bonus da 480 euro: chi lo riceverà direttamente in busta paga (e come richiederlo)

In arrivo

Fino a 500 euro di bonus per (quasi) tutti-battisteropadova.it

Lorenzo Fogli

Ottobre 16, 2025

Confermato il contributo economico da 480 euro destinato alle mamme lavoratrici: ecco chi lo riceverà, quando e in che modo verrà accreditato.

È in arrivo un bonus straordinario da 480 euro erogato direttamente dall’INPS, pensato per sostenere le mamme lavoratrici che ogni giorno si trovano a conciliare impegni familiari e professionali. Si tratta di un aiuto concreto che arriva in un momento segnato da incertezze economiche e rincari diffusi, con l’obiettivo di rafforzare il potere d’acquisto delle famiglie e dare un segnale di attenzione verso categorie spesso dimenticate.

Il contributo, previsto per il mese di dicembre 2025, è parte di un piano più ampio di misure a sostegno della natalità e dell’occupazione femminile. Il governo, infatti, ha deciso di trasformare il precedente esonero contributivo in un vero bonus monetario, accessibile a un numero più ampio di lavoratrici, con una modalità di erogazione semplice e automatica per chi ne ha diritto.

Come funziona il bonus INPS da 480 euro

Il nuovo bonus mamme lavoratrici 2025 prevede un contributo complessivo di 480 euro, corrispondente a 40 euro mensili per ogni mese di lavoro effettivo svolto nell’anno. L’importo sarà erogato in un’unica soluzione a dicembre 2025, direttamente dall’INPS o, per chi ha un contratto dipendente, accreditato in busta paga dal datore di lavoro.

La misura si rivolge a madri lavoratrici con almeno due figli, con un’età massima del figlio più piccolo di 10 anni (che si estende fino ai 18 anni in presenza di tre o più figli). Il bonus, quindi, amplia la platea dei beneficiari del precedente esonero contributivo, garantendo un aiuto anche a chi non poteva accedervi in passato.

A chi spetta
Non solo per i lavoratori ma per molte altre categorie-battisteropadova.it

Per ottenere il contributo non sarà necessario presentare domanda per le lavoratrici dipendenti, poiché l’erogazione sarà automatica. Diverso il caso delle autonome e libere professioniste non forfettarie, che dovranno invece inoltrare richiesta tramite il portale INPS con credenziali SPID, CIE o CNS, oppure rivolgersi a un patronato per ricevere assistenza.

Il tetto massimo di reddito per accedere al bonus è fissato a 40.000 euro annui, una soglia che consente di includere una fascia ampia della popolazione lavoratrice femminile. Chi supera tale limite, o appartiene a categorie escluse, non potrà beneficiare del contributo.

Restano escluse dal bonus le madri con un solo figlio, le disoccupate, le collaboratrici occasionali e le autonome in regime forfettario. Sono escluse anche le dipendenti a tempo indeterminato, che continueranno a godere dell’esonero parziale dei contributi previdenziali, fino a un massimo di 3.000 euro annui.

La novità principale è proprio nella forma dell’aiuto: da esonero fiscale a contributo diretto, una scelta che punta a rendere la misura più immediata e percepibile, soprattutto in un periodo in cui le spese familiari aumentano.

Un aiuto contro il calo demografico e per la conciliazione famiglia-lavoro

La decisione di introdurre il bonus INPS da 480 euro si inserisce nel contesto più ampio delle politiche per contrastare l’inverno demografico, una delle sfide più urgenti del Paese. Con un tasso di natalità tra i più bassi d’Europa e un progressivo calo della popolazione attiva, il governo ha scelto di intervenire su uno dei nodi centrali: il sostegno alle donne che lavorano e sono madri.

Negli ultimi anni, il numero di donne che abbandonano il lavoro dopo la nascita di un figlio è rimasto elevato. Dati ISTAT segnalano che oltre una madre su tre rinuncia alla carriera per mancanza di supporto economico o servizi adeguati. Misure come questo bonus puntano a ridurre il divario e a garantire una maggiore stabilità economica nei mesi più critici.

Il contributo da 480 euro non rappresenta una cifra elevata, ma il suo valore simbolico è forte. È un riconoscimento del lavoro invisibile che le madri svolgono ogni giorno e un passo verso una politica familiare più inclusiva.

Il governo ha già annunciato l’intenzione di potenziare il bonus mamme lavoratrici nel 2026, con l’obiettivo di aumentare l’importo o ampliare la platea dei beneficiari. La misura fa parte di una strategia più ampia che include anche agevolazioni fiscali per figli a carico, contributi per l’asilo nido e incentivi all’occupazione femminile.

Cosa dice l’Inps

L’INPS, in una nota diffusa in anteprima, ha precisato che tutte le comunicazioni ufficiali saranno pubblicate entro l’autunno e che il pagamento avverrà automaticamente entro dicembre 2025, in modo da offrire alle famiglie un piccolo sostegno in vista delle spese natalizie.

Si tratta di un aiuto mirato ma significativo, che può alleggerire il peso di bollette, spese scolastiche e acquisti di fine anno, garantendo un po’ di respiro economico in un periodo di forte pressione sui bilanci familiari.

La politica di sostegno alle famiglie, in un Paese che invecchia rapidamente, non può più essere solo un obiettivo: deve diventare una realtà stabile. E questo bonus INPS da 480 euro rappresenta, almeno in parte, un passo in quella direzione, nel tentativo di trasformare la cura della famiglia in una scelta sostenibile anche per chi lavora ogni giorno.