Volo in ritardo? Ecco come ottenere fino a 600 euro in pochi minuti senza avvocati (e legalmente!)

Volo in ritardo o cancellato

Volo in ritardo o cancellato? Hai diritto fino a 600 euro di rimborso-battisteropadova.it

Lorenzo Fogli

Ottobre 20, 2025

Tutti i diritti dei passeggeri in caso di ritardo aereo secondo il regolamento europeo, come chiedere il rimborso e quando spetta davvero.

Dopo ore d’attesa in aeroporto, l’annuncio del ritardo del volo può trasformare una giornata di partenza in una lunga attesa. Tra passeggeri spaesati e gate che non aprono mai, la frustrazione cresce — eppure, non tutti sanno che esistono tutele precise previste dalla legge europea.

Il Regolamento CE n. 261/2004 stabilisce infatti i diritti dei passeggeri in caso di ritardi prolungati, cancellazioni o negati imbarchi. E se il tuo aereo è arrivato con più di tre ore di ritardo rispetto all’orario previsto, potresti avere diritto a un risarcimento economico fino a 600 euro, a seconda della tratta.

Quando scatta il diritto al rimborso

Il risarcimento per un volo in ritardo spetta quando il ritardo all’arrivo supera le tre ore e la causa non dipende da circostanze straordinarie, come maltempo, rischi per la sicurezza o instabilità politica. Il calcolo si basa sempre sull’orario effettivo di arrivo, ossia il momento in cui si apre il primo portellone dell’aereo a destinazione.

L’importo varia in base alla distanza del volo: fino a 250 euro per tratte brevi (fino a 1.500 km), 400 euro per quelle medie (tra 1.500 e 3.500 km), e fino a 600 euro per le tratte oltre i 3.500 km. In alcuni casi, se il ritardo provoca la perdita di una coincidenza acquistata nello stesso biglietto, anche quel tratto può essere rimborsato.

Come funziona
Vediamo nel merito come funziona e quando richiedere il rimborso-battisteropadova.it

Dopo due ore d’attesa per voli brevi, tre per quelli medi e quattro per quelli intercontinentali, le compagnie devono offrire assistenza immediata: pasti e bevande, comunicazioni gratuite e, se necessario, sistemazione in hotel con trasporto incluso. L’assistenza arriva di solito tramite SMS o email con un codice da usare nei punti ristoro convenzionati.

Conservare ogni scontrino o ricevuta delle spese sostenute durante l’attesa può essere utile: alcune compagnie rimborsano i costi “ragionevoli” sostenuti dal passeggero. Anche se non è un diritto automatico, vale la pena provarci: in molti casi l’importo viene riconosciuto.

Come richiedere il rimborso alla compagnia aerea

Il primo passo è sempre contattare direttamente la compagnia aerea. Ogni vettore ha una pagina dedicata alla gestione dei voli in ritardo, spesso accessibile dal sito ufficiale o tramite l’email che comunica il disservizio. Bisogna avere a disposizione la carta d’imbarco, il numero del volo, le date di partenza e arrivo, e un documento d’identità.

La maggior parte delle compagnie fornisce un modulo di richiesta online. Dopo averlo compilato con tutti i dati richiesti, il passeggero riceverà la conferma dell’apertura della pratica. In genere, la risposta arriva entro pochi giorni e il rimborso viene accreditato sullo stesso metodo di pagamento del biglietto.

Le politiche variano da compagnia a compagnia:
Ryanair, ad esempio, invita i passeggeri a compilare la richiesta sul portale ufficiale dopo l’avviso del ritardo, fornendo tutte le istruzioni necessarie.
EasyJet offre voucher per cibo e bevande, hotel e trasporto quando il volo viene spostato al giorno successivo, oltre alla possibilità di chiedere il rimborso delle spese non coperte compilando un modulo dedicato.

Le compagnie sono obbligate a rispettare le regole europee e, salvo casi di forza maggiore, devono riconoscere il rimborso. Conviene sempre conservare ogni documento e comunicazione ricevuta, perché servirà come prova in caso di contestazioni.

AirHelp: l’alternativa per chi non vuole gestire la pratica da solo

Per chi non ha tempo o voglia di affrontare la burocrazia, esiste una soluzione: AirHelp, una piattaforma online che gestisce la pratica al posto del passeggero. Inserendo i dati del volo (aeroporto di partenza e arrivo, numero e data), il sistema verifica in pochi minuti se il volo rientra tra quelli risarcibili e calcola l’importo stimato del rimborso.

Il servizio non è gratuito: AirHelp trattiene una commissione del 35% sull’importo ottenuto (che può salire al 50% se è necessario un intervento legale). In caso di esito negativo, non viene addebitato nulla. Chi sceglie l’abbonamento AirHelp+ al costo di 39,99 euro l’anno, invece, riceve il 100% del risarcimento, senza trattenute.

La procedura è interamente digitale: si possono caricare la carta d’imbarco, il codice di prenotazione e le informazioni di contatto. Una volta inviata la richiesta, AirHelp si occupa di seguire la compagnia fino alla conclusione della pratica. In caso di riconoscimento del diritto, il pagamento avviene direttamente sul conto del passeggero.

La piattaforma è diventata una delle più utilizzate in Europa, soprattutto da chi viaggia spesso per lavoro o ha avuto ritardi con compagnie low cost. Pur con le sue commissioni, resta una soluzione comoda per ottenere quanto spetta senza perdere tempo tra moduli e reclami.

Ottenere un rimborso per volo in ritardo è oggi più semplice di quanto si pensi, ma serve conoscere i propri diritti e agire in modo tempestivo. Ogni ora persa in aeroporto può valere fino a diverse centinaia di euro — e spesso basta una semplice richiesta online per recuperarle.