Più soldi, nuove tutele e misure fiscali riviste: la manovra 2026 cambia il sostegno alla famiglia italiana con 1,6 miliardi di euro in più.
La Legge di Bilancio 2026 punta con decisione sul sostegno alla famiglia e alla natalità, destinando 1,6 miliardi di euroaggiuntivi per potenziare gli aiuti esistenti e introdurne di nuovi. Si tratta di un investimento che, nel triennio 2026-2028, raggiungerà complessivamente 3,5 miliardi di euro, segno che il governo intende affrontare con maggiore forza il calo demografico e le difficoltà economiche che colpiscono i nuclei più fragili.
Al centro della manovra troviamo bonus potenziati per le mamme lavoratrici, congedi più lunghi e retribuiti, nuove detrazioni fiscali, sostegni per genitori separati e una riforma dedicata ai caregiver familiari. Un insieme di interventi che, pur non risolvendo tutte le criticità del welfare italiano, si propone di alleggerire il peso economico che grava sulle famiglie con figli.
INDICE
- 1 Più soldi per mamme e genitori, congedi e bonus rinnovati
- 2 Sostegni ai genitori separati e nuove agevolazioni fiscali
- 3 Carta “Dedicata a te” e la riforma dei caregiver familiari
- 4 Esclusione della prima casa dall’Isee e misure ancora in sospeso
- 5 Una manovra per le famiglie ma con nodi da sciogliere
Più soldi per mamme e genitori, congedi e bonus rinnovati
Il bonus mamme lavoratrici è tra le misure più attese e più concrete: passa da 40 a 60 euro al mese, per un totale annuo di 720 euro, e potrà essere richiesto da chi ha almeno due figli e un ISEE fino a 40 mila euro. L’obiettivo è sostenere le madri che, tra lavoro e figli, spesso si trovano costrette a rinunciare alla carriera. Il contributo, esentasse, resterà valido fino ai 10 anni del figlio più piccolo, o fino ai 18 anni nel caso di tre o più figli.

La manovra introduce inoltre un’importante novità nei congedi parentali, che diventano più lunghi e meglio retribuiti. Il congedo facoltativo potrà essere pagato all’80% fino a tre mesi dopo quello obbligatorio, e aumenta anche il numero di giorni per la malattia dei figli, che passano da 5 a 10 all’anno. Viene ampliata anche l’età entro la quale si può usufruire del congedo, che sale da 8 a 14 anni del figlio, una scelta che permetterà a più famiglie di conciliare meglio lavoro e vita domestica.
Sostegni ai genitori separati e nuove agevolazioni fiscali
Un altro intervento significativo è quello dedicato ai genitori separati. La Legge di Bilancio introduce un contributo abitativo pensato per chi, dopo la separazione, si trova in difficoltà economiche e fatica a sostenere le spese per la casa. La misura è ancora in fase di definizione, ma l’obiettivo è fornire un aiuto concreto a chi deve garantire un tetto ai figli pur con redditi ridotti.
Sul piano fiscale, arrivano invece esoneri contributivi per i lavoratori con almeno tre figli che decidono di trasformare il contratto da full time a part time, per favorire la conciliazione tra famiglia e lavoro. Inoltre, il governo ha introdotto un nuovo coefficiente agevolato (0,85) per chi ha anche un solo figlio, insieme a un innalzamento del tetto di spesa detraibile a 11.900 euro, rispetto ai 9.800 precedenti. Si tratta di interventi che mirano a rendere più sostenibili i bilanci familiari in un periodo di forte inflazione e caro vita.
Carta “Dedicata a te” e la riforma dei caregiver familiari
La manovra 2026 conferma anche il rifinanziamento della Carta “Dedicata a te”, una carta prepagata per l’acquisto di beni di prima necessità, gestita dai Comuni e destinata alle famiglie con redditi bassi. Il fondo riceverà 500 milioni di euro per due anni, ma resta da chiarire se la formula resterà quella del bonus una tantum da 500 euro o se verranno introdotti aiuti più regolari.
All’interno della stessa logica di inclusione e solidarietà, la manovra destina risorse anche ai caregiver familiari, ovvero chi assiste in modo continuativo un familiare non autosufficiente. Sebbene non siano ancora stati stabiliti importi e modalità, si tratta di un primo passo verso una riforma strutturale che riconosca finalmente il valore economico e sociale di questo ruolo, spesso svolto senza alcun compenso.
Esclusione della prima casa dall’Isee e misure ancora in sospeso
Un’altra novità importante riguarda la modifica del calcolo dell’Isee, con l’esclusione dell’abitazione principale fino a un valore catastale di 92-100 mila euro. Questo cambiamento permetterà a molte famiglie proprietarie di casa di accedere a bonus e agevolazioni che prima venivano negate proprio per via del valore dell’immobile.
Non tutte le misure, però, hanno trovato spazio nella legge definitiva: tra quelle non confermate figura il bonus libri scolastici, che avrebbe dovuto aiutare le famiglie con studenti, ma che è stato rinviato per mancanza di coperture.
Una manovra per le famiglie ma con nodi da sciogliere
Nel complesso, la Legge di Bilancio 2026 rappresenta una manovra familiare e sociale, che cerca di dare risposte concrete ai bisogni quotidiani degli italiani. Il governo scommette su bonus, detrazioni e misure di conciliazione come leve per sostenere la natalità e contrastare il calo demografico, ma restano da chiarire tempi e modalità di attuazione di molte delle nuove norme.
Se gli obiettivi saranno centrati, il 2026 potrebbe segnare una svolta importante per la politica familiare italiana, con benefici reali per milioni di nuclei. Tuttavia, senza una semplificazione burocratica e una gestione più rapida dei fondi, il rischio è che anche le migliori intenzioni restino sulla carta.
