Bonus 2026: cifre più alte e meno burocrazia, ma solo per chi rispetta questa condizione

Soldi

Aumenti e pagamenti semplificati a breve-battisteropadova.it

Lorenzo Fogli

Ottobre 27, 2025

Confermata la misura per le mamme lavoratrici: dal 2026 il bonus passa da 480 a 720 euro l’anno. Ecco chi può richiederlo e come funziona.

Il bonus da 480 euro, destinato alle mamme lavoratrici, sarà confermato e potenziato anche nel 2026, con un aumento dell’importo mensile e un ampliamento delle categorie che potranno beneficiarne. La misura, introdotta per sostenere la natalità e favorire la permanenza delle donne nel mercato del lavoro, è stata rinnovata nella Legge di Bilancio approvata il 16 ottobre 2025 dal Consiglio dei Ministri.

Si tratta di uno dei bonus più richiesti tra le lavoratrici con figli, pensato per alleggerire il peso economico delle famiglie in un periodo in cui il costo della vita continua a crescere. La novità più significativa riguarda l’incremento del contributo mensile, che passerà da 40 a 60 euro, portando così il totale annuale da 480 a 720 euro.

Come funziona il bonus da 480 euro

Attualmente il bonus prevede un contributo di 40 euro al mese per tutte le madri lavoratrici con un ISEE fino a 40.000 euro annui. L’importo viene erogato in un’unica soluzione alla fine dell’anno, direttamente sul conto corrente indicato al momento della domanda, e non concorre alla formazione del reddito, quindi non è soggetto a tassazione.

Come richiederlo
Bonus 2026 come richiederli e chi ne ha diritto-battisteropadova.it

Il contributo spetta anche a chi ha lavorato soltanto una parte dell’anno, purché rientri nei requisiti previsti. Dal 2026, l’importo salirà a 60 euro mensili, per un totale di 720 euro all’anno, e potrà essere richiesto anche da nuove categorie di lavoratrici autonome e libere professioniste.

La misura sostituisce la precedente versione del bonus, che prevedeva un’erogazione mensile in busta paga, ed è stata semplificata per rendere l’accesso più rapido e uniforme su tutto il territorio nazionale.

A chi spetta il bonus

Il bonus mamme lavoratrici è rivolto a tutte le donne che:

  • hanno almeno due figli a carico;

  • possiedono un ISEE non superiore a 40.000 euro;

  • sono lavoratrici dipendenti, anche a tempo determinato, oppure autonome e libere professioniste.

L’unica categoria esclusa resta quella delle lavoratrici domestiche, per le quali non è previsto il riconoscimento del beneficio.

Il diritto al bonus decade quando il figlio più piccolo compie dieci anni, ma per le madri con tre o più figli, la soglia viene estesa fino al 18° anno del minore. Inoltre, per le dipendenti a tempo indeterminato con almeno tre figli, resta confermata anche per il 2026 la decontribuzione previdenziale fino a 3.000 euro, introdotta nel 2024 come incentivo al lavoro stabile.

Come richiederlo

La domanda per ottenere il bonus da 480 euro (720 dal 2026) si presenta esclusivamente online sul portale dell’Inps, utilizzando una delle credenziali digitali Spid, Cie o Cns.
Dopo la verifica dei requisiti da parte dell’ente previdenziale, il pagamento avviene in un’unica soluzione direttamente sul conto indicato.

Per l’anno in corso, le risorse stanziate ammontano a 480 milioni di euro, ma il Governo ha annunciato un incremento a 500 milioni nel 2026, in modo da garantire una copertura più ampia e una procedura più veloce.

Il potenziamento della misura fa parte di un pacchetto di interventi più ampio a favore delle famiglie, che include anche nuove detrazioni fiscali per il quoziente familiare, la conferma del congedo parentale all’80% per tre mesi aggiuntivi e un incentivo alla previdenza complementare per i neonati, sul modello già sperimentato in Trentino-Alto Adige.

Cosa cambia nel 2026

Le modifiche previste dalla Legge di Bilancio 2026 puntano a rendere il bonus più equo e accessibile, estendendolo a un maggior numero di beneficiarie e aumentando l’importo per compensare l’aumento dei costi familiari.
Le principali novità saranno:

  • aumento dell’importo mensile da 40 a 60 euro;

  • estensione del beneficio anche ad alcune libere professioniste con partita IVA;

  • semplificazione della procedura di richiesta con tempi di erogazione più brevi;

  • possibilità di cumulo con altri bonus per le famiglie, come la Carta Dedicata a Te e il Bonus Asilo Nido.

Il Governo punta così a favorire la partecipazione femminile al lavoro, una delle criticità storiche del sistema italiano, e allo stesso tempo a incentivare la natalità, che resta ai livelli più bassi degli ultimi decenni.

Un aiuto concreto per le famiglie italiane

Il bonus da 480 euro (che diventeranno 720) rappresenta una misura semplice ma concreta, pensata per dare respiro alle madri lavoratrici e per sostenere chi sceglie di conciliare carriera e famiglia.
Non si tratta di un sostegno risolutivo, ma di un segnale di attenzione in un periodo di difficoltà economica diffusa, in cui la gestione dei figli comporta sempre più spese tra scuola, attività extrascolastiche e beni di prima necessità.

La conferma e il rafforzamento del bonus nel 2026 vanno quindi nella direzione di una politica familiare più stabile, che non si limiti a misure emergenziali, ma costruisca nel tempo un sistema di tutele duraturo e prevedibile.

Il nuovo bonus da 720 euro sarà un piccolo ma significativo passo per rendere più equo il rapporto tra lavoro e genitorialità, sostenendo chi, ogni giorno, tiene in equilibrio impegni, affetti e futuro.