L’errore che molte famiglie fanno con l’ISEE (e perdono soldi): ecco quale e come riceverne di più dal 2026

Novità

Con il 2026 ci saranno novità importanti riguardo gli importi erogati-battisteropadova.it

Lorenzo Fogli

Ottobre 29, 2025

Un passo importante per le famiglie con figli piccoli: cosa cambia e quali sono i limiti pratici della nuova norma

Nella manovra della Legge di Bilancio 2026 è previsto un cambiamento rilevante per le famiglie con figli in età infantile. L’assegno unico universale per i figli a carico non sarà più conteggiato nel valore dell’ISEE per accedere a due specifiche prestazioni: il bonus asilo nido e il bonus bebè da 1.000 euro per ogni neonato. L’obiettivo dichiarato dal governo è alleggerire il calcolo dell’indicatore economico, così da permettere a più nuclei familiari di entrare in fasce ISEE più favorevoli, avere importi maggiori o ottenere l’accesso pieno ai contributi.

La misura, se confermata in sede parlamentare, rappresenta un segnale forte di sostegno alla natalità e alla prima infanzia. Ma è importante capire anche quali sono gli effetti pratici e i limitazioni di questa esclusione: la norma vale esclusivamente per due benefici e non per tutti gli aiuti sociali, il che lascia aperte questioni su equità e applicazione.

Esclusione dell’assegno unico dall’ISEE: effetti e ambiti applicativi

La misura interessa in particolare i due nuovi sostegni destinati alle famiglie con figli molto piccoli. Il bonus bebè 2025, introdotto per tutti i neonati e pari a 1.000 euro entro il primo anno di vita, e il bonus asilo nido, che copre una parte delle rette con importi più alti per famiglie con ISEE più basso, verranno calcolati considerando un ISEE che non include l’assegno unico.

Il bonus
Cosa cambia e come ottenere il massimo-battisteropadova.it

Questo significa che per questi due casi il nucleo familiare potrebbe scendere a una fascia ISEE più favorevole e dunque ottenere prestazioni più elevate o avere accesso più semplice. Il vantaggio è evidente: togliendo l’assegno unico dal reddito dichiarato, molte famiglie recuperano margine economico e migliorano la posizione nella graduatoria delle agevolazioni.

Tuttavia, la norma presenta un ambito limitato: l’esclusione vale solo per questi due bonus. Per altre prestazioni sociali e fiscali, come il «bonus psicologo», la carta dedicata o altri contributi legati alle famiglie, l’assegno unico continuerà a essere rilevante nell’ISEE.

Questa scelta è motivata da criteri di sostenibilità finanziaria e dalla volontà del legislatore di mantenere la selettività degli interventi. In pratica, il governo punta a dare un aiuto mirato alla prima infanzia, senza estendere la modifica a tutte le prestazioni, per evitare un aumento incontrollato della spesa pubblica. Di conseguenza, le famiglie che beneficeranno maggiormente sono quelle con figli molto piccoli che richiedono nido o hanno appena avuto un neonato.

Quali sono i limiti e cosa devono sapere le famiglie per accedere ai nuovi sostegni

Seppure la misura rappresenti un passo avanti, è essenziale considerare alcuni aspetti pratici. Primo, la norma entrerà in vigore solo dopo l’approvazione definitiva della manovra e potrebbe richiedere decreti attuativi; dunque, le famiglie devono restare aggiornate sui tempi e i modelli da presentare. Secondo, l’esclusione dall’ISEE non implica automaticamente l’accesso al bonus: rimangono validi gli altri requisiti quali la residenza, la presentazione della DSU, la verifica dei tempi di iscrizione al nido o la nascita del bambino entro i termini stabiliti.

Inoltre, l’intervento resta limitato ai due benefici indicati. Molte famiglie che accedono a altre prestazioni potrebbero trovarsi ancora penalizzate dall’assegno unico nel calcolo dell’ISEE. Questo crea una possibile disparità tra chi richiede il bonus asilo nido o il bonus bebè e chi accede ad altri aiuti familiari. Perciò è fondamentale valutare con attenzione la propria situazione e, se necessario, farsi assistere da Caf o patronato per capire quali contributi convenga richiedere e come il nuovo calcolo dell’ISEE inciderà sulle possibilità.

Infine, la norma potrebbe avere effetto solo per chi ha un ISEE aggiornato dopo l’entrata in vigore. Se la famiglia ha presentato la DSU con ISEE antecedente alla modifica, conviene verificare se è possibile presentare una nuova DSU o aggiornare il modello per beneficiare dell’esclusione dell’assegno unico. Chi ha figli piccoli e ritiene di poter accedere a questi sostegni dovrebbe muoversi tempestivamente e prestare attenzione alle comunicazioni ufficiali.

In sintesi, la Legge di Bilancio 2026 apre una porta verso maggiore sostegno per le famiglie con bambini piccoli, ma non elimina del tutto gli ostacoli: richiede consapevolezza, aggiornamento e valutazione delle condizioni individuali. Le famiglie che intervengono presto e in modo informato aumentano le possibilità di ottenere i bonus e migliorare la loro situazione economica.