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Fare sport

I benefici del movimento-battisteropadova.it

Lorenzo Fogli

Ottobre 29, 2025

Il livello di movimento nella vita adulta è fortemente legato al rischio cardiovascolare: lo studio evidenzia quando inizia il declino

Mantenersi in attività non è solo una buona abitudine, è ormai una questione di salute. Un recente studio pubblicato su JAMA Cardiology ha rilevato che un calo significativo dell’esercizio fisico si associa ad un incremento consistente del rischio di eventi cardiovascolari, non solo dopo una decade, ma talvolta già dopo due anni.

La ricerca, che ha analizzato i dati della coorte CARDIA (Coronary Artery Risk Development in Young Adults), evidenzia quanto sia cruciale non solo iniziare a fare movimento, ma mantenerlo nel tempo. L’**Istituto Superiore di Sanità lo ribadisce con chiarezza: «ogni movimento è utile per fare attività fisica».

Il messaggio è semplice, ma potente: muoversi regolarmente può proteggere il cuore, ridurre il rischio di malattie metaboliche e preservare la funzionalità fisica con l’avanzare degli anni.

Quando inizia il declino dell’attività fisica e perché è tanto pericoloso

Lo studio CARDIA ha seguito oltre 3.000 partecipanti fin dal 1985-86, monitorandone più volte l’attività fisica fino al 2020-22. I risultati mostrano che la maggioranza delle persone ha avuto un calo nell’intensità e nella frequenza dell’attività fisica al momento della mezza età.

Molti sono passati da un esercizio moderato-vigoroso a movimenti più leggeri e sporadici. Questo cambiamento non è innocuo: gli autori della ricerca sottolineano che «individuare il momento in cui inizia il declino è fondamentale» perché il grado di attività fisica è strettamente collegato alla salute cardiovascolare e generale.

Cuore
L’attività fisica ed i suoi benefici-battisteropadova.it

Le conseguenze sono tangibili. I dati indicano che nei partecipanti che poi hanno avuto infarto, ictus o coronaropatia, la diminuzione dell’attività fisica era spesso già in atto 12 anni prima dell’evento. Ma se il rallentamento dell’attività è rapido – per esempio passare da un livello attivo a una vita quasi sedentaria – anche il conto che il cuore presenta è rapido: eventi cardiovascolari possono manifestarsi nel giro di appena due anni.

Questo significa che non solo è importante muoversi, ma evitare il declino brusco. I ricercatori affermano che l’esercizio ha un impatto diretto su fattori di rischio come la pressione arteriosa, i lipidi, la glicemia e il peso corporeo. Se si riesce a supportare al momento giusto chi rischia di rallentare, si può davvero ridurre l’impatto delle malattie cardiovascolari. In sintesi: continua ad alzarti dal divano, anche solo per poco, perché ciò che conta è la continuità.

Benefici dell’attività fisica a tutte le età e come inserirla nella routine quotidiana

Il messaggio che arriva è chiaro: l’attività fisica regolare non è un lusso riservato ai giovani o agli atleti, ma una componente essenziale della prevenzione per tutti, a qualsiasi età. Anche chi non può correre un’ora al giorno può trarre vantaggio da movimenti semplici: passeggiate veloci, salire le scale, attività domestiche e giardinaggio sono tutte forme di movimento utili perché contribuiscono a mettere in moto il corpo. L’importante è che il movimento sia costante, perché è la continuità che protegge nel lungo termine. Fare esercizio una tantum non basta; è il ritmo sostenuto che fa la differenza.

Oltre a questo, l’attività fisica migliora la qualità della vita: preserva la funzionalità muscolare e scheletrica, favorisce il sonno, contribuisce a mantenere un peso sano e a migliorare l’umore. In età adulta la perdita di funzione fisica può tradursi in disabilità, riduzione dell’autonomia e minore capacità di fronteggiare malattie. Muoversi significa quindi restare attivi anche nella quotidianità. Gli esperti consigliano di abbinarla a una dieta equilibrata, al controllo del peso e al monitoraggio della pressione sanguigna e del colesterolo, perché l’effetto sinergico tra movimento, alimentazione e controlli medici è il vero punto di forza della prevenzione.

Infine, va considerato che il momento in cui si comincia a ridurre l’attività fisica è spesso la mezza età. È un periodo critico perché, tra lavoro, famiglia e altri impegni, molte persone rallentano senza accorgersene. Individuare questo punto e intervenire può fare la differenza. Anche una semplice scelta come usare la bici per andare al lavoro, parcheggiare più lontano, preferire le scale alle scale mobili, può contribuire a invertire la traiettoria. Il cuore ringrazia e la vita quotidiana diventa più vivibile.

La ricerca conferma che ogni movimento conta, perché muoversi regolarmente e mantenere un livello di attività fisica stabile rappresentano una delle strategie più efficaci per proteggere il sistema cardiovascolare, migliorare la salute metabolica e preservare la funzionalità fisica nel tempo.