Sempre più persone pagano cifre esorbitanti su canali non ufficiali per scoprire solo ai cancelli che il loro biglietto non vale nulla
Il clamore per i concerti di Lady Gaga al Forum di Assago ha acceso una lampadina su un fenomeno che cresce silenzioso, nascosto dietro le emozioni e la fretta di non perdere un evento unico. Centinaia di fan, convinti di aver fatto un affare pagando anche 500 o 1000 euro per un ticket “sold out”, si sono presentati ai controlli scoprendo tardi che quel foglio o quel PDF non appartenevano a nessun concerto vero. «Biglietto falso» o «biglietto duplicato»: due frasi che bloccano il fiato, che cancellano mesi di attesa.
I truffatori hanno studiato bene le loro mosse e costruito reti sempre più credibili, con profili social apparentemente normali, numeri italiani, foto rassicuranti e documenti d’identità spesso rubati. E lo sappiamo già, quando la passione supera la logica, il rischio diventa più facile da ignorare.
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Dalla narrazione del “te lo cedo a un prezzo amico” alle copie digitali perfette: ecco come ingannano i fan
Il meccanismo parte quasi sempre da una chat, magari un gruppo dedicato ai concerti o un annuncio pubblicato al momento giusto. Qualcuno risponde, scrive in modo gentile, si mostra disponibile e spiega una storia per rendere tutto più umano: «Non posso più andare», «Mi hanno regalato due posti ma non posso usarli», «Serve una risposta rapida perché mi stanno scrivendo in tanti».

Parole studiate, spesso uguali in decine di casi, che però funzionano. Il truffatore invia anche la foto di un documento, per creare fiducia, un dettaglio che confonde e spinge a pensare di essere al sicuro. E poi arriva il pagamento, quasi sempre su canali che sembrano protetti, come PayPal, con la promessa dei “beni e servizi”. Dopo il trasferimento del denaro, il venditore sparisce, oppure invia un PDF falsificato, una copia grafica talmente accurata da sembrare vera fino a quando il tornello si accende di rosso.
Il punto più delicato è psicologico: il desiderio di esserci, la paura di restare fuori mentre gli altri divertiranno sotto al palco. I truffatori sfruttano l’urgenza e la frustrazione del non avere un biglietto, soprattutto in caso di artisti iconici come Lady Gaga, dove la richiesta supera l’offerta. E così un dettaglio che non convince, un nome diverso sul conto bancario o il rifiuto di incontrarsi di persona, passa sotto silenzio. Quando le barriere razionali cedono, l’inganno vince. Alla fine il danno non è solo economico, ma emotivo: un sogno che si spezza davanti a un display che dice «accesso negato».
Come riconoscere i tentativi di truffa e quali strumenti sicuri usare per acquistare i biglietti
Gli esperti sottolineano che le vittime non sono ingenue, spesso si tratta di persone informate ma travolte dall’entusiasmo di vivere un momento speciale. La compravendita sul mercato secondario non è vietata, esistono servizi organizzati dai gestori ufficiali che garantiscono la validità dei ticket e un trasferimento digitale autentico da un utente all’altro. I biglietti digitali e i mobile ticket, inseriti in app o portafogli digitali, riducono il rischio di duplicazione perché i codici di accesso cambiano automaticamente. Chi vende realmente un biglietto può trasferirlo tramite la piattaforma da cui lo ha acquistato, senza bisogno di mandare documenti o PDF.
C’è un’altra insidia che i professionisti della sicurezza ripetono spesso: la condivisione delle informazioni. Una foto postata sui social per mostrare la gioia di aver acquistato il biglietto può diventare un favore involontario ai truffatori. Un QR code o un barcode può essere copiato in pochi secondi da un malintenzionato e usato prima del legittimo proprietario, rendendo il titolo d’ingresso inutilizzabile. Anche far circolare tramite messaggi screenshot dell’ordine o ricevute può mettere a rischio tutto. Chi ha dubbi deve rivolgersi solo ai contatti ufficiali del servizio da cui ha acquistato e non a numeri o profili creati ad arte per imitare un’assistenza vera.
La scelta più sicura resta quella dei canali ufficiali, in grado di verificare l’unicità dei biglietti e impedire la presenza di copie. Se il mercato parallelo esiste è perché la musica, soprattutto quella condivisa live con altre migliaia di persone, vale tanto nella vita delle persone. Ma proprio perché vale tanto, i truffatori sanno come approfittarne. Ottobre 2025 ci dice che chi ama i concerti non deve perdere la fiducia, solo imparare a proteggersi un po’ di più.
