Attimi di panico nella mattinata di martedì 5 novembre a Cadoneghe, in provincia di Padova, dove un giovane del posto, in evidente stato di alterazione psicofisica, ha fatto irruzione nel municipio, seminando il caos e proferendo frasi sconnesse. Il clima si è fatto ancora più teso quando l’uomo ha individuato il sindaco Marco Schiesaro, rivolgendogli minacce di morte davanti ai presenti.
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L’intervento delle forze dell’ordine
La scena si è rapidamente spostata nel cortile della casa comunale, dove l’esagitato ha continuato a urlare e a manifestare un comportamento sempre più aggressivo. A seguito della segnalazione, più pattuglie dei Carabinieri, affiancate dalla polizia locale, sono giunte sul posto e hanno provveduto a immobilizzare l’uomo, rendendolo inoffensivo. Al momento non sono chiare le cause che hanno scatenato la sua furia, ma gli investigatori stanno cercando di ricostruire la dinamica e le motivazioni del gesto.
Il racconto del sindaco Marco Schiesaro
«Mi trovavo nel mio ufficio quando ho sentito delle urla provenire dal corridoio», ha raccontato a caldo il sindaco Marco Schiesaro. «Ho visto questo signore, residente a Cadoneghe, buttare a terra oggetti e minacciare chiunque provasse ad avvicinarsi. Quando ha capito che ero il primo cittadino, si è scagliato contro di me, urlando frasi di morte. Solo il tempestivo intervento di carabinieri e polizia locale ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente».
Indagini in corso
Le forze dell’ordine stanno ora indagando per comprendere cosa abbia provocato la rabbia dell’uomo. Nel frattempo, la comunità di Cadoneghe resta scossa da un episodio che ha portato momenti di autentico terrore tra i dipendenti comunali e i cittadini presenti all’interno del municipio.