Dopo settimane di appostamenti e verifiche, i carabinieri del Radiomobile di Cittadella hanno individuato un capannone sospetto nella zona industriale della città. Da tempo si notavano movimenti insoliti di persone, sia di giorno che di notte, e gli investigatori avevano raccolto segnalazioni riservate che lasciavano intendere la presenza di una vera e propria “fabbrica” di marijuana. Quando gli elementi raccolti sono risultati sufficienti, è scattato il blitz.
Il blitz e la scoperta della serra di marijuana
L’operazione, coordinata dal sostituto procuratore Roberto D’Angelo, ha portato alla luce una sofisticata serra nascosta in un locale sotterraneo del capannone. Con il supporto dei vigili del fuoco, che hanno aperto l’accesso con le tenaglie, i carabinieri sono entrati e hanno scoperto 434 piante di marijuana in piena coltivazione. L’ambiente era dotato di impianti di irrigazione automatica, lampade a led per mantenere il calore e strumenti per il controllo costante della temperatura e dell’umidità, a dimostrazione di un’organizzazione ben strutturata.
Gli arresti e le accuse
All’interno della struttura sono stati sorpresi due giovani albanesi, che non hanno avuto il tempo di tentare la fuga. I carabinieri hanno arrestato sul posto Anxhelo Hitaj, 21 anni, residente a Cittadella, e Antenis Cobaj, originario dell’Albania e residente a San Martino di Lupari. Poche ore dopo è stato fermato anche il locatario del capannone, Patrizio Guarise, 69 anni, di Rossano Veneto e residente anch’egli a San Martino di Lupari. Tutti e tre sono accusati di produzione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti e psicotrope in concorso.
Le prossime mosse
Il materiale sequestrato, insieme alle piante e agli strumenti utilizzati per la coltivazione, è stato posto sotto sequestro in attesa degli esiti dell’udienza di convalida fissata per oggi, 6 novembre, davanti al gip Claudio Marassi. Gli inquirenti stanno ora cercando di ricostruire l’intera filiera del traffico, per capire a chi fosse destinata la droga e se dietro l’operazione si celi un’organizzazione più ampia.
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