È stato individuato a Padova, grazie alla collaborazione tra la trasmissione “Chi l’ha visto?” e una lettrice del Corriere del Veneto, l’uomo che per anni era rimasto ignaro della propria storia e dell’eredità che gli spettava. Si chiama Marco, ha 67 anni e vive in un quartiere della città. È lui il figlio mai riconosciuto di Malcom, un dj svedese morto di Covid nel 2021, che prima di morire lo aveva nominato suo unico erede. Il padre, che non era mai riuscito a rintracciare quel bambino nato da una relazione giovanile, aveva espresso il desiderio che, un giorno, il figlio potesse ricevere ciò che gli spettava.
INDICE
Un amore nato a Londra
La storia ha inizio negli anni Cinquanta, quando Malcom, allora giovane e appassionato di musica, conobbe in una discoteca londinese una ragazza italiana, probabilmente di origini triestine, che lavorava come ragazza alla pari per imparare l’inglese. Tra i due fu un colpo di fulmine, ma la relazione durò poco. Quando lei rimase incinta, perse il lavoro e tornò in Italia, mentre Malcom fu inviato a Cipro per il servizio militare. I due non riuscirono più a mettersi in contatto. Anni dopo, l’uomo si trasferì in Svezia con la nuova compagna, Mona, e divenne uno dei primi dj di colore del Paese, riscuotendo un certo successo. Nonostante non avesse mai riconosciuto legalmente il figlio, continuò a pensare a lui e, prima di morire, decise di lasciargli il proprio patrimonio.
La corsa contro il tempo per trovare l’erede
La vedova di Malcom, Mona, aveva lanciato più volte appelli televisivi nel tentativo di ritrovare quel figlio sconosciuto. Nell’ultimo, trasmesso due settimane fa, aveva spiegato che il tempo stava per scadere: la legge svedese fissava infatti al 30 novembre la scadenza per rivendicare l’eredità. Quando tutto sembrava perduto, è arrivata la svolta. Una lettrice del Corriere del Veneto, leggendo l’articolo dedicato alla vicenda, ha riconosciuto il volto del bambino nelle foto mostrate in tv e ha pensato a Marco, un suo conoscente di Padova. Gli ha scritto una lettera anonima, allegando l’articolo e un messaggio: “Se ti riconosci in questo bambino, contatta Chi l’ha visto?”. Marco, che non possiede un televisore e non usa i social, è rimasto senza parole leggendo quelle righe.
L’erede di Malcom: “Sì, sono io”
Appena ha visto le foto, Marco non ha avuto dubbi. “Sono io, questa è la mia storia”, ha raccontato alla trasmissione di Rai 3. “Molti mi chiedevano di che origini fossi e io rispondevo: stampato a Londra e nato in Italia, come diceva mia madre”.
“Sono io quel figlio mai riconosciuto”: Ecco Marco, l’erede di Malcom trovato grazie agli spettatori proprio mentre stava per scadere il termine. La lettera che aveva cominciato a scrivere a “Chi l’ha visto?” dopo aver saputo dell’appello.#chilhavisto→ https://t.co/gGD1ra9GoT pic.twitter.com/Gt2IXQdeeH
— Chi l’ha visto? (@chilhavistorai3) November 5, 2025
Sull’eredità, ha aggiunto: “Non mi aspettavo nulla. Non ho mai sentito il bisogno di sapere chi fosse mio padre, perché ho sempre vissuto bene con mia madre. Non mi sono mai sentito solo”.
Le prove e i ricordi
Scorrendo le vecchie fotografie inviate da Mona, Marco si è riconosciuto accanto alla madre, grazie a un particolare: la maglietta a righe che lei amava tanto e di cui lui conservava un affettuoso ricordo. L’immagine, scattata nella periferia di Este, in provincia di Padova, ha rappresentato la prova decisiva. Anche un ex vicino di casa, oggi ottantacinquenne, ha confermato di ricordare quel bambino cresciuto senza la figura paterna. Marco, oggi seguito dai servizi sociali per la sua fragilità, è apparso di spalle nell’intervista rilasciata alla Rai, confermando di essere nato a Londra e di aver vissuto sempre con la madre, morta a 53 anni dopo una lunga malattia.
L’emozione dell’incontro
La madre di Marco non si era mai sposata e aveva cresciuto il figlio da sola, riuscendo a farlo studiare fino all’università: Marco aveva frequentato Ingegneria a Padova, senza tuttavia completare il percorso. La notizia del ritrovamento ha commosso profondamente Mona, che ha espresso il desiderio di raggiungere l’Italia per incontrarlo di persona. “Sono felicissima”, ha detto la donna. “Mio marito avrebbe voluto conoscerlo più di ogni altra cosa”.
Scopri com’è iniziata questa storia: Si cerca a Padova l’erede mai riconosciuto di Malcom, deceduto per Covid
