Nel secondo anniversario della scomparsa di Giulia Cecchettin, Ponte San Nicolò lancia una campagna contro la violenza di genere per sensibilizzare e rafforzare il sostegno alle vittime
Padova, 8 novembre 2025 – In occasione del secondo anniversario della tragica scomparsa di Giulia Cecchettin, il Comune di Ponte San Nicolò promuove una nuova campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere, un fenomeno che continua a rappresentare una preoccupante emergenza sociale. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con la commissione Pari Opportunità e il Centro Veneto Progetti Donna, sarà presentata martedì 11 novembre alle ore 18 presso il municipio di Ponte San Nicolò, con l’obiettivo di rafforzare l’impegno collettivo contro ogni forma di violenza sulle donne.
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Un impegno condiviso nel ricordo di Giulia Cecchettin
La scelta della data non è casuale: l’11 novembre segna infatti l’anniversario dell’omicidio di Giulia Cecchettin, studentessa di ingegneria biomedica all’Università di Padova, vittima di un femminicidio che ha scosso profondamente l’opinione pubblica italiana. Giulia, uccisa brutalmente dal suo ex fidanzato Filippo Turetta nel 2023 a Fossò (Venezia), è diventata simbolo della lotta contro la violenza di genere. A due anni dalla sua scomparsa, la sua famiglia – attraverso la Fondazione Giulia Cecchettin ETS, nata per onorare la sua memoria – continua a promuovere valori di inclusione, rispetto e tutela dei diritti umani, sostenendo campagne di educazione e supporto alle vittime.
La campagna di Ponte San Nicolò intende diffondere consapevolezza sulle varie forme di violenza, dalla fisica alla psicologica, passando per quella economica e verbale, attraverso l’utilizzo di quattro slogan che saranno veicolati sul territorio e sui canali digitali del Comune. Fondamentale sarà la collaborazione di tutti i soggetti del territorio, comprese attività commerciali, farmacie, studi medici, parrocchie, associazioni, società sportive e imprese locali.
La risposta delle istituzioni e della comunità
La consigliera alle Pari Opportunità, Patrizia Bettio, ha sottolineato come “solo uniti, con consapevolezza e rispetto, possiamo costruire una comunità libera dalla violenza”. Il sindaco di Ponte San Nicolò, Gabriele De Boni, eletto nel giugno 2024, ha ricordato l’importanza di una lotta quotidiana contro questo fenomeno che incide profondamente sulla vita di ogni comunità.
Dopo l’omicidio, il caso di Giulia Cecchettin ha spinto il Parlamento italiano ad approvare un pacchetto di norme rafforzate a tutela delle donne, e ha stimolato iniziative educative nelle scuole, come il progetto “Educazione alle relazioni” promosso dal Ministero dell’Istruzione. Nel frattempo, la Fondazione Giulia Cecchettin ETS continua a operare con progetti di prevenzione, formazione e supporto psicologico e legale per le vittime di violenza, favorendo un cambiamento culturale profondo.
La comunità di Vigonovo, dove Giulia risiedeva, e l’intero Veneto hanno mantenuto viva la memoria della giovane attraverso eventi commemorativi e momenti di riflessione, mentre sulla scia del cosiddetto “effetto Giulia Cecchettin” si è registrato un significativo aumento delle denunce e delle richieste di aiuto al numero antiviolenza 1522.
L’incontro di martedì a Ponte San Nicolò rappresenta dunque un momento di mobilitazione civile e istituzionale, volto a mantenere alta l’attenzione sul tema della violenza contro le donne, con l’obiettivo di costruire una società più sicura e rispettosa per tutte e tutti.
