Nel nuovo processo d’appello, la testimonianza di Valentina Boscaro riaccende il dibattito sull’omicidio di Mattia Caruso
Un caso di cronaca giudiziaria ancora aperto e complesso riguarda Valentina Boscaro, condannata per l’omicidio del fidanzato Mattia Caruso avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 settembre 2022 ad Abano Terme, nel Padovano. La vicenda, al centro di un nuovo processo di appello, si arricchisce di nuove dichiarazioni della donna, che ha rilasciato una lettera in cui descrive le circostanze drammatiche di quella notte.
INDICE
La lettera di Valentina Boscaro e il contesto del delitto
Nella sua missiva, resa pubblica e letta davanti alla Corte d’Assise d’Appello il 30 ottobre scorso, Valentina Boscaro ha espresso il suo stato d’animo: “Avevo paura per la mia vita. Mi trovavo in auto con Mattia Caruso che guidava a folle velocità, e in quel momento ho temuto davvero per la mia incolumità”. La 34enne condannata a 20 anni per l’omicidio di Caruso ha sottolineato come la loro relazione fosse segnata da violenze e minacce ripetute: “Insulti, minacce, violenze fisiche, verbali e psicologiche che ho cercato di contrastare senza riuscirci”. Boscaro ha confessato di aver agito in un momento di esasperazione, senza voler realmente uccidere il fidanzato.
Il percorso giudiziario e le attenuanti in discussione
La Corte di Cassazione ha disposto un nuovo processo di Appello, annullando la sentenza che le aveva inflitto 20 anni di reclusione, proprio per rivalutare il riconoscimento dell’attenuante della provocazione. Se riconosciuta, questa attenuante potrebbe portare a una significativa riduzione della pena, fino a un terzo, ovvero circa 7 anni. Durante il primo processo, i pubblici ministeri avevano chiesto l’ergastolo, ma l’avvocatura difensiva ha sostenuto che Boscaro si è difesa da continui abusi e minacce, inclusi tentativi di violenza sessuale e pressioni affinché rimanesse incinta. La donna, oggi agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, non può utilizzare computer o smartphone, comunicando solo con la famiglia e il proprio legale.
Le ripercussioni sulla famiglia e le attese per la sentenza definitiva
Il caso ha profondamente segnato entrambe le famiglie: quella della vittima vive un dolore immenso, come ricordato dall’avvocato di parte civile, che sottolinea la sofferenza quotidiana della madre di Mattia Caruso. La famiglia Boscaro, al contrario, accoglie con speranza la possibilità di una revisione della pena in favore della 34enne, madre di una bambina. La nuova sentenza attesa dalla Corte d’Assise d’Appello di Venezia sarà decisiva per il futuro giudiziario di Valentina Boscaro, il cui racconto contribuisce a far emergere la complessità del caso e il contesto di violenza domestica che ha portato alla tragedia.
