Servizio “Cocaina express” a Padova: fermata una coppia

Fermato traffico di cocaina a Padova

Fermato traffico di cocaina a Padova | Pixabay @abile - Battisteropadova

Alanews

Novembre 9, 2025

Operazione della Squadra Mobile svela un traffico di cocaina a domicilio tra Padova e il veneziano: una coppia nei guai

Un’operazione della Squadra Mobile coordinata dal questore Marco Odorisio ha portato alla luce un servizio di spaccio di cocaina a domicilio tra Padova e il veneziano, con l’arresto di una coppia di coniugi marocchini. L’uomo, di 30 anni con precedenti per droga, è stato arrestato, mentre la moglie, 28enne, è indagata a piede libero.

Padova: servizio di cocaina a domicilio smascherato a Massanzago

Nel corso di un controllo effettuato nella tarda serata del 3 novembre, gli agenti hanno intercettato la coppia a bordo di un’auto, impegnata in una consegna di droga. L’uomo fungeva da spacciatore mentre la donna gestiva la guida e il denaro incassato durante le transazioni. Durante il blitz, i poliziotti hanno sorpreso la vendita di una dose di cocaina a un giovane acquirente italiano, che ha ammesso di usufruire di questo servizio da alcune settimane.

La perquisizione ha portato al sequestro di quattro involucri di cocaina pronti alla vendita e di 3.200 euro in contanti nascosti addosso alla donna, mentre nell’abitazione della coppia in provincia di Venezia sono stati trovati 350 grammi di cocaina, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento e altri 2.500 euro in contanti. In totale, sono stati sequestrati 5.700 euro ritenuti provento dell’attività di spaccio.

Precedenti e misure cautelari

Il 30enne arrestato ha un passato segnato da reati simili; nel 2021 era stato incarcerato a Varese per detenzione ai fini di spaccio di 500 grammi di hashish e cocaina. Il giudice per le indagini preliminari ha disposto per lui l’obbligo di dimora nel comune veneziano in cui risiede la coppia, mentre la moglie risponde di concorso nel reato.

L’operazione riflette l’impegno della Questura di Padova, guidata da Marco Odorisio, recentemente nominato Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza e noto per la sua lunga esperienza nelle attività investigative antidroga e di contrasto alla criminalità organizzata. Il caso sottolinea la crescente sofisticazione delle modalità di spaccio, con servizi di consegna rapida e gestione accurata dei pagamenti, complicando il lavoro delle forze dell’ordine.