Una stagione pazzesca, un titolo pesante: perché la Superluna di Sinner brilla a Parigi

Sinner

Jannik Sinner. Fonte foto account ufficiale Instagram @janniksin-battisteropadova.it

Lorenzo Fogli

Novembre 4, 2025

Battuto Felix Auger Aliassime in due set, Jannik conquista il suo primo Masters 1000 indoor e riprende per una settimana la vetta del ranking. Ora due giorni di pausa prima dell’assalto alle Finals di Torino

Il 5 novembre 2025, Jannik Sinner si è ripreso, anche se solo per pochi giorni, la prima posizione del ranking mondiale, firmando una vittoria densa di significati sul cemento del Masters 1000 di Parigi-Bercy. In finale ha superato Felix Auger-Aliassime con un netto 6-4 7-6(4), conquistando il 23° titolo della sua carriera, il secondo consecutivo dopo Vienna e il primo a Parigi, l’unico Masters 1000 che finora non gli aveva mai regalato più di una vittoria consecutiva.

Anche se lunedì prossimo i punti di Torino lo riporteranno virtualmente dietro Carlos Alcaraz, questa settimana in vetta al mondo – la numero 66 in totale per Sinner – vale tantissimo. È il frutto di una stagione piena di ostacoli, tra le assenze obbligate (quattro Masters 1000 saltati per la squalifica per Clostebol), le delusioni (la sconfitta al Roland Garros) e le gioie immense (la vittoria a Wimbledon, la più importante della carriera finora).

Ora arrivano 48 ore di libertà, senza tennis né interviste, prima di lanciarsi nell’ultima sfida dell’anno: le ATP Finals di Torino, il palcoscenico dove Sinner sogna di chiudere l’anno in bellezza, davanti al pubblico italiano.

Una vittoria costruita col cervello: Parigi, la partita che mancava

La finale contro Auger-Aliassime, uno degli avversari più in forma del circuito indoor, non era affatto scontata. Felix era tornato ai suoi livelli migliori, cercava punti fondamentali per le Finals e aveva vinto più partite al coperto di chiunque altro quest’anno. In più, Jannik arrivava al match con qualche segno di stanchezza accumulato nei turni precedenti. Ma ha tenuto.

Il primo set si apre con un break immediato di Sinner che spezza subito l’equilibrio e mette pressione al canadese. Sul 5-3 Jannik sfiora un altro break, ma si limita a chiudere poi con autorevolezza 6-4, dopo aver perso solo tre punti nei propri turni di servizio. Una dimostrazione di solidità mentale e controllo, favorita anche dalla crescente fiducia nel feeling con una superficie che inizialmente non gli piaceva.

Coppa
Jannik Sinner. Fonte foto account ufficiale Instagram @janniksin-battisteropadova.it

Nel secondo set Auger reagisce, si aggrappa al servizio, si difende con i denti. Il match si alza di intensità, Sinner commette qualche errore in più ma resta in partita, salva due momenti critici – uno sul 3-3 e uno sul 5-5 – e trascina il match al tie-break.

Nel gioco decisivo, è ancora Sinner a gestire meglio la pressione, andando avanti 3-2 col mini-break e mantenendo il vantaggio fino al match point, chiudendo in due set senza mai vacillare davvero. La vittoria lo conferma come il tennista più solido nei tornei indoor: 26 vittorie consecutive al coperto, striscia in corso.

Verso Torino con una certezza in più: Jannik c’è, ed è il numero 1 dentro e fuori

A colpire, in questa fase della carriera di Sinner, non è solo il tennis, sempre più completo, elastico e razionale. È l’attitudine. Dopo due mesi complicati, il giocatore altoatesino ha dimostrato di sapersi rigenerare, trasformando la delusione di Parigi (Roland Garros) e la fatica fisica dell’estate in energia per l’autunno.

“Gli ultimi due mesi sono stati pazzeschi, ho cercato di migliorare come giocatore. Ringrazio il mio team, perché senza di loro nulla sarebbe stato possibile. Qualunque cosa accada a Torino, sarà comunque stata una grande annata”, ha detto Jannik al termine della finale.

Parole misurate, come sempre. Ma piene di verità. Perché in un 2025 in cui è successo di tutto – tra problemi, picchi e rivincite – Jannik Sinner ha dimostrato di essere già oggi il punto fermo del tennis mondiale.

Con 23 titoli in carriera, una mentalità che cresce ogni settimana e un gioco che si adatta a ogni superficie, è tornato al numero 1 non solo per la matematica, ma per merito e costanza. Ora Torino, poi una nuova stagione. Ma intanto, per questa settimana, il re è tornato sul trono.